Di famiglia poverissima, apprese i primi elementi dell'arte a
Lendinara, da Federico Cordenons, poi studiò alla Accademia
Cignaroli di Verona, sotto la guida di Napoleone Nani; infine
perfezionò a Roma la sua educazione artistica.
Valente disegnatore, trattò il quadro ad olio ed all'acquarello,
facendosi notare per la novità dei soggetti da lui trattati,
eseguiti in un verismo agevole e senza pretese.
Dopo aver esordito, con una mostra nel Municipio di Lendinara,
espose: nel 1883, a Roma: "Il calderaro"; "La
sofferente"; "Le cucitrici napoletane" e "Il
saponaro"; nello stesso anno, a Milano: "Le orlatrici";
"Da Sant'Elmo" e "Al Pincio"; nel 1884, a Napoli,
"Zoccolaio napoletano" e a Torino: "Tempesta";
"Primo tuono"; "Zoccolaro di Napoli"; nel 1885, a
Milano, "Primo nato"; nel 1887, a Venezia: "In
attesa"; "Al Redentore" e "Infilatrici di perle".
Nel 1888 si recò a Parigi e l'anno seguente presentò al Salone
"Fior di campo".
Nel 1891 partì da Venezia, diretto a Costantinopoli, dove doveva
fare la sua fortuna in quanto, dopo numerose difficoltà, fu nominato
pittore del Sultano Abdul Hamid e salì negli onori al punto da
venirgli conferito il titolo di pascià.
Nel 1910, in seguito alla rivoluzione dei Giovani Turchi egli fu
costretto a tornare in Patria.
In questo periodo egli partecipò ad importanti manifestazioni
artistiche, con opere di soggetto orientale, vedute di
Costantinopoli, impressioni di viaggio.
Si citano: "Bagno turco" (trittico); "Dervish
urlante"; "La preghiera dei dervisci"; "Il dieci
mouharrem"; "Yanghen var"; "Bairam";
"Odalisca", acquistata nel 1907 dal signor Bombrini di
Genova; "Veduta del Bosforo da Condily", acquistata dal
Comune di Padova.
Nel 1919 a Milano, a favore dei Mutilati di guerra, si tenne una
mostra personale di opere dell'artista, nella quale figurarono ben
duecentotrentaquattro rappresentanti paesaggi orientali e della
Riviera ligure, dove lo Zonaro era andato a trascorrere i suoi ultimi
anni.
Dal Comune di Milano, per la Galleria d'Arte Moderna, furono
acquistati i quadri: "Villa Lago Maggiore a Rapallo";
"Regate a Rapallo" e "Piazza dell'Annunziata a
Genova".
Un'altra importante opera dell'artista è "Il banditore",
proprietà del signor Dino Camerini di Padova.
In un libro di Memorie egli lasciò interessanti descrizioni degli
usi della corte turca.
(da A. M. Comanducci)